MA PANSA TE! di Marco Coccia

 

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Giampaolo Pansa, personaggio controverso da anni tenta di sorprenderci con i suoi libri sempre controcorrente, sempre smisuratamente cinici.  

Il giornalista di Libero autore di numerosi testi di stampo revisionista, ci aveva lasciato con quella sua Repubblica di Barbapapà (Rizzoli 2013) per tornare a presentarsi oggi con Sangue Sesso Soldi  edito sempre da Rizzoli. Un altro titolo di richiamo un altro di quei libri nati sotto il segno della spocchia, proprio come piace fare agli esaltati e a quelli che vogliono uscire a tutti i costi dalle righe, sapendo bene che una voce fuori dal coro arriva ai timpani meglio di quella di chi chiacchiera nel mucchio, poco importa poi se gran parte di quello che si dice non è altro che il mero tentativo di evitare il cliché.

Sangue sesso soldi ha la presunzione di revisionare oltre mezzo secolo di storia con l’onesta intellettualità e con il  distaccato da quel modo di raccontare per partito preso, che lo stesso autore rinfaccia alla marmorea sinistra italiana, soprattutto quella culturale. Molti grandi personaggi che hanno fatto la storia nel bene e nel male di questo paese, sono citati in questo pseudo-racconto, e l’autore spara grosso narrando e intrecciando le storie e le affermazione per bocca di personaggi sconosciuti che occupano la scena di.

Peccato però che si parli solo di decrepiti defunti se pur potenti in vita.

C’è De Gasperi che non era affatto un lacchè del governo americano ma fu colui che salvaguardò la libertà dell’Italia. Buu! Togliatti veniva chiamato “il migliore” ma in realtà era il peggiore, si inchinava ai baffi di Stalin. Buu!                                                                                      Feltrinelli non è stato eliminato dai servizi segreti, ma si è ucciso inseguendo la chimera della rivoluzione proletaria. Buu! Andreotti è stato il male? Assolutamente no. Buu!!

Comunque tutti morti, così come l’avvocato Agnelli che offriva succulente mazzette ai politici con i soldi Fiat e il ’68, il grande bluff, che ha sepolto l’università italiana morta anche lei.

Revisionista in realtà non è il libro ma lo era l’intento dell’autore nello scrivere queste pagine, tentativo fallito miseramente.

Di destra? Forse, in fondo cosa c’è di più alternativo per un ex uomo di sinistra, che di rosso non ha neanche il sangue? Vorrebbe essere un libro contro i cliché? Mah! Il titolo scelto dall’autore suggerisce altro. E’ semplicemente un libro scritto con la voglia, forse neanche troppo sana di far rumore e questo è un gran peccato, perché se invece delle espressioni andassimo a valutare il modo di esporle sulla carta, allora non possiamo che riconoscere la grande capacità di far scorrere la penna che il Pansa ha nelle sue corde.

Può sembrare un libro pulp, ma non lo è.

Leggetelo se volete, ma non dite che non eravate stati avvisati.

Sangue Sesso Soldi Rizzoli

di Giampaolo Pansa

Rizzoli

2013

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