AL “GLOBE THEATRE” IL TEMPO SI È FERMATO di Giulia Luciani

Direttamente dal famoso teatro di Londra: “The tempest” di William Shakespeare

Nel cuore di Londra, a pochi passi dal Tamigi e accanto alla Tate Modern, si trova lo Shakespeare’s Globe Theatre, il teatro shakespeariano famoso in tutto il mondo. Sebbene l’attuale teatro sia una recente riproduzione di quello originale (distrutto da un incendio nel 1613), appena vi si entra si ha la sensazione di tornare indietro nel tempo. Interamente in legno e dalla pianta dodecagonale non si presenta particolarmente grande. Di fronte al palco c’è lo yard (il parterre originariamente riservato alle persone con meno disponibilità economiche) ed intorno ad esso si trovano tre piani di spalti (anticamente riservati ai ricchi). La scenografia è particolarmente fedele a quella dell’epoca shakespeariana, con dipinti, botole e passaggi vari.

the tempestThe tempest (La tempesta) è l’ultima opera interamente scritta da William Shakespeare ed è considerata il lavoro che segnò l’addio alle scene del celebre drammaturgo. Negli antefatti Prospero, duca di Milano, viene esiliato dal fratello Antonio aiutato del re di Napoli. Così è costretto a vivere su un’isola, non ben identificata, in compagnia della figlia: Miranda. Nell’isola sottomette Calibano, un mostro autoctono, e si fa servire da Ariel, uno spirito dell’aria. Prospero con il passare degli anni apprende le arti magiche grazie all’aiuto dei suoi innumerevoli libri. La tragedia inizia quando coloro che lo hanno esiliato (il fratello Antonio e il re di Napoli Alonso) sono in una nave di ritorno da un matrimonio. Prospero fa scatenare una violenta tempesta e li fa catastroficamente approdare sulla sua isola. Il mago fa in modo di disperderli in piccoli gruppi per renderli più vulnerabili. Grazie alle sue abilità magiche e all’aiuto di Ariel potrà mettere in atto un piano geniale per tornare in Italia e sistemare nel migliore dei modi sua figlia.

Diverse sono le interpretazioni di questa opera. Si ritiene che la figura di Prospero non sia altro che la rappresentazione del regista stesso, che dirige l’intero svolgimento della vicenda a suo piacimento e inoltre il suo abbandono alla magia, nella parte finale, è stato da molti inteso come l’abbandono di Shakespeare al mondo del teatro. Personaggio fulcro della vicenda può essere considerata la figlia, Miranda: unica figura femminile dell’opera, talvolta dimostra più maturità del padre e il suo nome stesso (che significa “colei che deve essere ammirata”) fa di lei il centro dell’attenzione dell’opera. Infine è chiara la contrapposizione tra Calibano, mostro deforme, pertinente all’umanità, alla terra, all’aberrazione, rozzo e sporco, ed Ariel, spirito dell’aria, fresco, leggero, delicato e sempre saltellante.

Tutto ciò rivive meravigliosamente tutt’oggi al Globe di Londra. Tutto è studiato nei minimi particolari per riprodurre la rappresentazione esattamente com’era all’epoca shakespeariana. Nessuna voce fuori campo che avverte che lo spettacolo sta per iniziare ma solo il rumore di una campanella o addirittura nulla. Nessun microfono ma voce naturale degli attori. Perfetti vestiti d’epoca curati nei minimi dettagli. Musicisti sul retro del palco che non solo si occupano di musiche varie ma anche di suoni onomatopeici rigorosamente riprodotti come lo erano nel Globe originario. L’uso di botole, funi e particolari effetti speciali assolutamente non vede l’utilizzo di alcun tipo di tecnologia. Altre caratteristiche rigorosamente mantenute sono la presenza di attori tra il pubblico ed il coinvolgimento del pubblico stesso. Gli attori sono stati impeccabili ed anche buoni cantanti e ballerini.

Che dire, se capitate a Londra e capite un po’ di inglese, non potete perdervi uno spettacolo al Globe! Diverse sono le rappresentazioni shakespeariane che si susseguono e in differenti orari. Per non parlare del fatto che il parterre viene solo £5! Un’esperienza assolutamente imperdibile!

Per ulteriori informazioni si può ricercare nel sito ufficiale: http://www.shakespearesglobe.com/

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