“Sabotaggio d’amore” di Amélie Nothomb
Il mondo attraverso gli occhi di una spregiudicata bambina di sette anni.
Nata in Giappone da due diplomatici belgi, cresciuta in Cina, Stati Uniti e Bangladesh durante l’infanzia e parte dell’adolescenza, arrivata a Bruxelles a diciassette anni e tornata a Tokyo dopo la laurea, Amélie Nothomb esordisce come scrittrice in Europa, dove si ristabilisce nel 1991, con L’igiene dell’assassino. Da allora, pubblicando freneticamente un libro all’anno, ottiene numerosi e importanti riconoscimenti, divenendo un’autrice di culto in diversi Paesi.
Sabotaggio d’amore è il suo secondo romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1993 (’98 in Italia) e vincitore del Prix Littéraire de la Vocation e del Prix Chardonne. Il libro, come del resto la gran parte della produzione dell’autrice, è autobiografico. Ambientato a Pechino negli anni Settanta, Amélie Nothomb vi narra l’esperienza di quando, all’età di sette anni, è costretta a lasciare il suo amato Giappone per seguire i genitori nella capitale cinese. All’interno del ghetto di San Li Tun, in cui i diplomatici stranieri sono confinati, i bambini prendono parte ad un “conflitto mondiale” della durata di tre lunghi anni. Tra le descrizioni di “terribili spedizioni” e “spietate torture”, Amélie scopre l’amore, o meglio quanto questo possa essere crudele ed estenuante.
Lo sguardo della protagonista, smaliziato e irriverente, si posa su ciò che la circonda giudicando tutto e tutti in maniera essenziale e disillusa, senza lasciare scampo a niente e a nessuno. L’autorevolezza e la logica delle asserzioni di Amélie costruiscono un romanzo divertente e leggero, che permette al lettore di ritagliare uno spazio temporale in grado di ricondurlo al tempo dell’infanzia, quando il mondo esiste solo in funzione della propria persona e gli adulti appaiono esseri bizzarri le cui azioni sono spesso prive di senso.
Lo stile dell’autrice è un tutt’uno con il contenuto del libro: dinamico, veloce, costruito su frasi brevi e semplici, le sentenze di una bambina che trae, in maniera trasparente e inequivocabile, le sue conclusioni su eventi e individui. L’umorismo di quest’autrice è irresistibile, così come la sua opera!
Sabotaggio d’amore è un libro che non può non piacere. Raccomandato a chiunque con la promessa che non ne resterà deluso!
Sabotaggio d’amore
di Amélie Nothomb
Voland
febbraio 2008
12,00 €
Disponibile presso la biblioteca di Civitavecchia.
[…] di rilevo e si nota molta familiarità con le categorie filosofiche, adoperate con maestria. Amélie Nothomb è scrittrice di razza. Delude, a fronte di una costruzione ben curata, un finale troppo […]
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